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Albatros

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-Pochi decimi di efa e un grano nuovo,
nella ciotola di biada, al primo anello.-
 
 
 
 
Ridursi è gioia, nell’arca di uno spazio,
da quando mi hai  insegnato a carezzare
come i salici nell’acqua, e lentamente,
se nella continuazione si riflettono, 
che i corpi sono lampi di sistemi. 
Quando tutto viene avvicinato
 
io sento soltanto la tua voce. 
Non è tacere, il mio silenzio,  
ma la fonte di uno stare doloroso,  
per riceverti- 
nel più intimo dei luoghi
                          che ha una madre-
 
se cammino dal leone nell’acquario,
per cadere, finalmente,
nella veglia che mantiene il sogno fresco,
quando, oltre le cime, perde la sua luce.
Da parte a parte
 
non sono  più individui, 
il sale, il bianco, e il velo,
riaccolti nel lucido mistero
di un grande uccello
che attraversa il mare
col respiro quieto di un bambino
mentre dorme.
 
 
                                 
 
                                                                
 

 Salvatore Pizzo - 23/05/2017 18:54:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Versi di grande visionarietà, amica mia carissima, versi che s’inorgogliscono d’azzurro, volando alti nell’anima, al pari di quel gran signore dei cieli marini......
Un abbraccio......

 Gil - 22/05/2017 20:51:00 [ leggi altri commenti di Gil » ]

Chi potrebbe leggere una donna ebrea - una vergine che divenne madre - se non un’altra madre capace di verginità? Poiché in filigrana è questo che vi leggo, dall’efa al grano, dal sale al bianco al velo diventi un unico volo che attraversa il mare... E quel "leone", che è sceso nelle profondità del male, poi ascende in volo come un maestoso albatros capace di sorvolare quel mare; infine quieto come un bambino che dorme: l’incontro mistico nell’anima di Amina tra lo Stabat Mater e la tenerezza di una Natività.
Mentre concludo il mio stolto ed inadeguato commento, controllo che non abbia ancora le scarpe ai piedi, poiché qui si sta davanti ad una "terra sacra", ad un dono che abita l’anima di questa Donna a tratti riverbero "enigmatico" del Mistero.

SempreMiaInsuperabilePoetessa.

 Giovanni Baldaccini - 22/05/2017 15:41:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Baldaccini » ]

Non sempre apprezzo quello che scrivi - e credo tu lo sappia - ma questa volta mi sento di dirti che i versi ce riporto mi hanno colpito profondamente, e non solo per la loro grande bellezza.
"raccolti nel lucido mistero
di un grande uccello
che attraversa il mare
col respiro quieto di un bambino
mentre dorme."
Li trovo bellissimi e esprimo un grande rispetto per quello che sottendono.E’ un sogno di rinascita e spero che per te si avveri.

 Leonora Lusin - 22/05/2017 01:02:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

(. Zaccaria 5: 9-11) Poi ho alzato gli occhi e guardò, ed ecco , due donne è venuto con il vento nelle loro ali; Avevano ali come le ali di una cicogna, e sollevarono il cesto tra terra e cielo. (10) E io vi dissi l’ angelo che parlava con me , dove stanno portando il cesto? (11) E lui mi rispose: Una terra di Scinar di costruire un tempio; e quando è pronto, si sarà risolta lì sulla sua base.

Sto ammutolita in ascolto delle tue parole. Questo volo di albatros che fa da controcanto al dolore.

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